Dopo 40 anni passati osservando le schiene di migliaia di ragazzi devo rilevare come si renda progressivamente evidente un cambiamento del “mix” degli utenti nelle liste delle visite; certo ci sono sempre tante scoliosi, adolescenti in maggioranza femmine, qualche mal di schiena, qualche ipercifosi rigida di ambo i sessi, ma salta agli occhi un consistente aumento numerico di cifosi “lunghe” (v. cifosi dorsolombare), più frequenti i maschi, più o meno strutturate (rigide), accompagnate da dolori vari, specie cervicali e lombosacrali, talvolta coccigei.
La numerosità di questo ultimo gruppo è significativamente aumentata negli ultimi anni, di pari passo con la riduzione di adolescenti “sportivi” a favore di “adepti digitali” (prima il telefonino della mamma, poi la play-station, poi il cellulare e il tablet personali); i compiti scolastici sul letto (non alla scrivania) e i momenti liberi sul divano (non in movimento salvo quello per digitare) oltre alla postura chiaramente sdraiata anche quando stanno sulla sedia di fronte al medico (in attesa di “sentenza”) stanno minacciando la struttura stessa della colonna, frutto di milioni di anni divoluzione.

La perdita parziale o totale della lordosi lombare, curvatura acquisita con stazione bipede e postura eretta (tappe fondamentali dell’evoluzione della specie nonché dello sviluppo di ogni individuo) rappresenta sicuramente una regressione, le cui immediate conseguenze vengono già sperimentate dai giovani pazienti con dolori vari; a ciò si aggiunga che la postura a capo chino provoca assai precocemente quei dolori cervicali che vent’anni fa erano tipici di chi viveva da un po’ davanti ad un computer per lavoro.